Nel mondo degli investimenti finanziari sentiamo spesso l’acronimo di “IPO” ma non tutti gli investitori conoscono ne conoscono il funzionamento che, se compreso, può dar la possibilità di creare grandi profitti.
L’IPO o Initial Public Offer, consiste nella prima vendita pubblica di titoli da parte di una società.
Prima di tale momento, la società viene considerata privata dato che la proprietà della stessa rimane ancora nelle mani degli investitori iniziali.
La parola IPO, specialmente negli ultimi anni, è stata utilizzata sempre di più grazie all’ingresso nei mercati finanziari di molte nuove Start Up.
Adesso cercheremo di rispondere a tutte le tue domande sull’argomento, tra cui:
Cos’è un’IPO?
Come funziona un’IPO?
Conviene investire in un’IPO?
È molto importante per un investitore conoscere questo argomento e capirne il funzionamento.
La parola IPO altro non è che l’acronimo di Initial Public Offer, che in italiano viene tradotto con Offerta Pubblica Iniziale.
Può sembrare un parolone complicato ma altro non è che un’offerta di vendita pubblica da parte della società di una parte delle proprie azioni sul mercato regolamentato.
Solitamente, il capitale dell’impresa che decide di promuovere l’offerta pubblica, è nelle mani di un ristretto gruppo di investitori, i così detti “soci iniziali”. Sono loro a decidere di collocare una parte del capitale detenuto.
Non c’è una ragione specifica per cui un’azienda decide di quotarsi in borsa, ma alcune di esse potrebbero essere:
Questi sono solo alcuni dei possibili benefici che spingono una società e i suoi soci iniziali ad offrire le proprie azioni tramite un’Offerta Pubblica Iniziale.
Possiamo dire che durante l’IPO l’azienda invita gli investitori ad investire nella società.
Pensavi che, dopo aver visto il significato di IPO, Offerta Pubblica Iniziale, non ci fossero altri acronimi da conoscere?
Ebbene, mi dispiace dirti che ti sbagliavi!
L’azienda, quando promuove un’IPO, può offrire le proprie azioni al pubblico sfruttando tre modalità differenti:
Collocando nuove azioni tramite un’OPS, cioè Offerta pubblica di Sottoscrizione, l’azienda realizza un aumento di capitale e genera quindi un flusso di cassa positivo per la società.
Al contrario, con un’OPV, Offerta pubblica di Vendita, non si genererà alcun aumento di capitale per la società. Immettendo sul mercato azioni già esistenti, l’incasso derivante dalla vendita sarà destinato agli offerenti delle azioni.
Come abbiamo visto, con l’IPO l’azienda offre le sue azioni al pubblico e in questo modo crea il suo flottante.
Quando utilizziamo il termine “flottante” riferito ad una società quotata in borsa, ci riferiamo al numero di azioni che la stessa ha rilasciato e che sono disponibili per la negoziazione nel mercato secondario.
La fase più complessa e delicata in un’IPO è appunto la valutazione del prezzo di Offerta Pubblica Iniziale.
La determinazione del prezzo avviene tramite diverse metodologie di valutazione ma tendenzialmente il valore sarà stabilito dal mercato stesso.
Possiamo comunque distinguere tre metodi principali usati per determinare il valore di IPO:
Abbiamo visto qual è il metodo più usato, ma cos’è il book building e come funziona?
Come abbiamo già detto, il book building è il metodo più utilizzato per determinare il prezzo di IPO. In questa fase la gestione viene lasciata nelle mani del global coordinator, che assumerà il compito di intermediazione e consulenza ed al quale spetterà il compito di raccogliere, nel libro istituzionale, tutte le richieste di acquisto o sottoscrizione da parte degli investitori istituzionali.
Tutte queste informazioni vengono quindi catalogate ed ordinate in base al prezzo, proprietà temporale o dimensione, esprimendo ogni richiesta d’acquisto in numero d’azioni o con il suo controvalore segnando il limite di prezzo richiesto dall’offerente.
Utilizzando questo metodo, il global coordinator creerà la curva della domanda ed andrà a creare una forchetta di prezzo del titolo azionario che l’azienda offrirà sul mercato.
Per capire meglio cos’è una “forchetta di prezzo” ci basta immaginare un range alle cui estremità avremo il prezzo massimo ed il prezzo minimo.
IPO/forchetta
Calcolare la forchetta di prezzo di un’IPO sembra più facile a dirsi che a farsi, fondamentalmente il global coordinator può seguire tre strade per determinarla:
La fase di definizione del prezzo di IPO è molto importante perché, se errata, porta al fallimento dell’Offerta Pubblica Iniziale.
Infatti, se il prezzo risulta essere troppo alto rispetto al valore che il mercato attribuisce all’impresa, gli investitori non saranno disposti ad acquistare le azioni e quest’ultime rimarranno invendute.
Se, al contrario, il prezzo risulta congruo, l’IPO avrà successo e le azioni verranno acquistate.
Da questo momento in avanti, il prezzo verrà stabilito dal mercato e potrebbe anche aumentare.
Conviene comprare le azioni al momento dell’IPO? E’ il momento giusto per acquistare le azioni?
Come sempre, è impossibile dare una risposta certa e definitiva.
Sicuramente conoscere il funzionamento di un’Offerta Pubblica Iniziale ci può aiutare ed allo stesso modo può darci una mano la storia.
Sappiamo che una società che si accinge ad effettuare un IPO è relativamente giovane ed è nuova sul mercato. Questo può voler significare molta fluttuazione nei primi anni ma, se abbiamo scelto bene la società in cui abbiamo investito, avremo un’enorme potenzialità di crescita.
Stando alle statistiche del Renaissance Capital, negli ultimi 5 anni il protagonista delle IPO americane è stato il settore tecnologico, rappresentando il 23% del totale e il 34% dei proventi.
Detto questo, la storia ci insegna che, salvo qualche rara eccezione, il prezzo passati 4-6 mesi e passato l’hype della quotazione in borsa tendono a scendere e questo anche quando i mercati vanno bene.
Ma per quale motivo il prezzo delle azioni appena quotate scende?
La risposta è molto semplice: gli investitori iniziali cercheranno di monetizzare il proprio investimento e, così facendo, creeranno una spinta verso il basso dei prezzi.
Questo è il motivo per cui, statisticamente, è sconsigliabile investire in un’azienda al momento dell’IPO ma attendere che passi l’euforia iniziale e che il prezzo si stabilizzi.
Di IPO ce ne sono molte ogni anno, più o meno grandi, alcune però restano tra le più importati del mercato azionario.
Quali sono quindi le Offerte Pubbliche Iniziali più grandi di sempre?
In questo caso ci viene in aiuto Statista, un portale tedesco dedicato alle statistiche riguardanti l’ambito economico.
Come possiamo vedere, il primo posto dovrebbe appartenere ad Ant Group, una società cinese appartenente al gruppo Alibaba la cui quotazione, purtroppo, è stata bloccata a novembre del 2020 dall’antitrust cinese.
Nella classifica spicca una società italiana, ENEL, che al momento della sua Offerta Pubblica Iniziale, nel 1999, raccolse 17,4 miliardi di dollari, una cifra enorme per quegli anni.
In questo articolo abbiamo approfondito un canale di accesso ai mercati azionari, le IPO o Offerta Pubblica Iniziale, al quale solitamente ricorrono le aziende che dispongono di un buon capitale iniziale.
Questo, però, non è l’unico modo che le società possono utilizzare per quotarsi in borsa, le Start Up infatti prediligono l’utilizzo delle SPAC.
Altro metodo di accesso ai mercati finanziari invece consiste nel Direct Listing che, come suggerisce la parola stessa, consiste in un accesso diretto alla borsa.
Tramite il Direct Listing, la società ha un notevole risparmio perché, infatti, non sarà tenuta a sostenere i costi relativi al global coordinator. Inoltre, gli investitori iniziali non saranno sottoposti a limiti di vendita delle azioni cosa che, al contrario, nelle IPO possono accadere. Vengono infatti imposte delle limitazioni al numero di azioni vendibili.
Tuttavia, non appoggiandosi ad un global coordinator, la società non sarà supportata da nessuna promozione prima del collocamento vero e proprio sui mercati finanziari e questo comporterà una volatilità più elevata.
Le SPAC sono le Special Purpose Acquisition Companies e sono società che fanno parte dei “veicoli societari d’investimento”. Il loro unico scopo è quello di quotarsi in borsa senza alcun asset fisico o monetario, in modo da raccogliere fondi da investire in una società che, fondendosi con la SPAC, si troverà direttamente quotata in borsa.
Questo, per la società che intende quotarsi nei mercati finanziari, si traduce in un risparmio in termini di tempo e monetario.
Ora sai cos’è un’Offerta Pubblica Iniziale e come funziona,
Come sappiamo e non ci stancheremo mai di ripeterlo, la diversificazione è alla base di un portafoglio di successo!
Quando si investe in un’IPO è importante capire l’orizzonte temporale e, come abbiamo visto, è cruciale stabilire il momento di ingresso.
Sapere con certezza se un’azienda avrà successo e diventerà il prossimo leader di mercato è impossibile, ma se riusciremo a farlo i ricavi potranno essere enormi.
Teniamo sempre bene a mente che alti rendimenti sono sempre correlati ad alti rischi.
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